QUAL È IL PROBLEMA CHE VOGLIAMO RISOLVERE? 

La figura paterna, nella nostra società, risente ancora degli stereotipi prettamente patriarcali, è considerata marginale nella cura e nell’educazione dei figli e delle figlie ed è spesso sacrificata a causa del lavoro. A dimostrazione di ciò, ad oggi, ad un padre, in Italia, sono concessi solo 10 giorni di congedo di paternità. Il lavoro di cura di un neonato o di una neonata e la gestione familiare grava ancora quasi per intero sulle donne. 

Le conseguenze di questa abitudine si riflettono nella bassa occupazione femminile e nella penalizzazione in varie forme delle madri lavoratrici. Questo scenario impedisce alle madri e ai padri di esercitare liberamente il proprio diritto alla genitorialità

È evidente, inoltre, una generale mancanza di discussione e consapevolezza nei confronti dell’argomento. Alla luce di ciò, intendiamo livellare le differenze tra il congedo di maternità e quello di paternità, per promuovere la parità di genere.

 

QUAL È IL NOSTRO OBIETTIVO? 

Istituire una legge che garantisca un congedo di paternità equo, di durata paragonabile al congedo di maternità.

Vogliamo, inoltre, ampliare il dibattito sul tema, ancora marginale nella nostra società, attraverso una campagna informativa, che coinvolga diverse realtà, in modo da sensibilizzare una platea più ampia possibile. 

I vantaggi di un congedo di paternità equo tra madre e padre sono molteplici: 

  • cambio di prospettiva sulla figura paterna, che diventerebbe centrale nell’educazione e nella cura del figlio o della figlia fin dai primi mesi di vita, ottenendo il diritto di trascorrere del tempo con i  propri figli o le proprie figlie e di vivere liberamente la genitorialità;
  • empowering rivolto agli uomini contro un modello ricco di pregiudizi e poco inclusivo;
  • riduzione del carico di gestione famigliare per le donne, contribuendo ad una divisione più equa dei compiti;
  • ricadute positive sull’occupazione femminile, favorendo una parità di trattamento tra lavoratori e lavoratrici. 

 

COME POSSIAMO RAGGIUNGERLO? 

Le tre parole chiave della nostra campagna sono: informazione, sensibilizzazione e attivismo

INFORMAZIONE, inquadrando il tema grazie a definizioni, notizie, riferimenti legislativi e confronti con altre realtà nazionali.

SENSIBILIZZAZIONE, comunicando l’esistenza di un problema, che tocca le neo-famiglie e i neo-papà del presente e del futuro, coinvolgendo chiunque voglia unirsi alla nostra causa, rendendo consapevoli i genitori di questa opportunità e includendo nel dibattito le realtà lavorative. 

ATTIVISMO, creando una comunità che sostiene il congedo di paternità e la parità di genere; facendo rete con le realtà già sensibili al tema; portando nuovi soggetti ad attivarsi direttamente e accendendo un dibattito in gruppi, scuole, associazioni, convegni e riunioni dedicate al tema.

 

CHI SIAMO? 

Siamo ragazzi e ragazze provenienti da diverse zone d’Italia, appassionati e appassionate di politica e di battaglie civili. Ci siamo incontrati grazie alla Scuola di Mobilitazione Politica, e uniti dall’interesse per questo tema, al termine della scuola, abbiamo deciso di continuare a lavorare insieme e di attivarci in prima persona per far nascere questo progetto. 

 

CHI È PAPÀ PINGUINO? 

Papà Pinguino è un simbolo, facilmente riconoscibile, che abbiamo scelto come logo e mascotte della campagna per l’estensione del congedo di paternità. 

Papà Pinguino si batte per:

  • i diritti dei padri a trascorrere più tempo con i propri figli e le proprie figlie a condividere il lavoro di cura,
  • i diritti dei figli e delle figlie, così che possano godere della presenza del padre, 
  • i diritti delle madri, per condividere il lavoro di cura e non essere penalizzate nel lavoro retribuito. 

Papà Pinguino può raccogliere intorno a sé, unendo sotto un simbolo comune, chiunque voglia accompagnarci nella battaglia per la parità di congedo.

La scelta del pinguino è stata fatta perché questo animale è un esempio virtuoso di condivisione delle cure parentali in natura!

 

QUANDO AVREMO VINTO? 

Avremo vinto quando entrerà in vigore una legge che garantisca un congedo di paternità equivalente a quello di maternità.

Non ci limitiamo, però, al risultato formale: vogliamo informare, sensibilizzare sull’esistenza del problema, far riflettere, smuovere opinioni e attivare le persone, fare rete, affinché questa iniziativa venga metabolizzata dalla società.

Saremo soddisfatti quando tutti i padri avranno il diritto di vivere la paternità come più desiderano; quando un padre che si assenta dal lavoro per accudire suo figlio o sua figlia sarà visto dalla società come una consuetudine e non più un’eccezione e quando le madri non si troveranno più nella condizione di dover scegliere tra famiglia e lavoro.